Protocollo e analisi

Metodo ed attenzione, gli strumenti per creare le condizioni per lavorare in sicurezza. Un obiettivo che viene raggiunto attraverso una puntuale analisi dei rischi in modo da considerare ogni aspetto che influenza l’attività lavorativa.

In questo processo è importante adottare i giusti protocolli di sicurezza per poter individuare i pericoli e misurarli in termini di probabilità del danno. In altre parole i “fattori di rischio”, altrimenti detti pericoli, vengono classificati secondo il tipo di tecnica che si adotta per analizzarli:

“Fattore di rischio: luogo di lavoro

  • E’ da intendersi qualsiasi luogo in cui il lavoratore accede per svolgere una mansione, anche solo occasionalmente. Pertanto non sono solo gli spazi necessari per portare a compimento un lavoro, e le misure di protezione non sono in funzione del singolo lavoratore ma dell’azienda nel suo complesso.
  • Danno atteso: può causare un danno alla sicurezza, viene classificato tra i rischi di natura infortunistica.
  • L’analisi prevede l’individuazione dei luoghi di lavoro, lo studio di essi, il confronto delle caratteristiche strutturali con quanto riportato sul D.L.vo 81/08, da art. 62 ad art. 68 e Allegato IV.

“Fattore di rischio: sostanze pericolose

  • Le sostanze pericolose per l’uomo sono comprese nelle categorie: agenti chimici, agenti cancerogeni, agenti mutageni, ed amianto. Tutte le attività lavorative che prevedono la presenza di queste sostanze sono attentamente valutate attraverso competenze tecniche, campionamenti, laboratori di analisi.
  • Danno atteso: possono causare un danno alla sicurezza ed alla salute. Nel caso di sostanze corrosive, infiammabili, esplosive, tossiche nelle quali il rischio è legato alla presenza della sostanza in un dato momento, il danno è di tipo infortunistico. Qualora vi sia la possibilità di accumulo nell’organismo di una sostanza nociva, il danno arrecato è di tipo igienico ambientale. E’ obbligatorio rispettare i criteri relativi alla sorveglianza sanitaria, all’informazione e alla formazione dei lavoratori.
  • L’analisi prevede la schedatura delle sostanze, l’utilizzo di metodi d’indagine appropriati,approfondimenti sui valori soglia o tlv, secondo quanto riportato sul D.L.vo 81/08, da art. 221 ad art. 286 e Allegati nel merito.

“Fattore di rischio: attrezzature di lavoro

  • Le attrezzature di lavoro devono essere conformi alle direttive comunitarie di prodotto recepite dalla normativa italiana. Attualmente viene fatto riferimento alla direttiva 2006/42/CEE. Il datore di lavoro deve, per ogni attrezzatura, accertare i seguenti aspetti: la conformità prima dell’acquisto, la corretta installazione, l’utilizzo da parte di personale formato, il rispetto della manutenzione e dei controlli periodici, il rispetto delle revisioni e delle verifiche previste  secondo l’allegato VII.
  • Danno atteso: può causare un danno alla sicurezza, viene classificato tra i rischi di natura infortunistica.
  • L’analisi prevede il censimento delle attrezzature,  l’applicazione del D.L.vo 17/10 e del D.L.vo 81/08, da art. 69 ad art. 73 e Allegati V, VI, e VII per attrezzature soggette a verifica periodica.

“Fattore di rischio: impianti

  • Gli impianti che vengono utilizzati in azienda possono essere suddivisi per tipologia: a) trasporto delle persone e cose, b) impianti termici, c) impianti elettrici, d) impianti in pressione. Per ognuno di essi occorre verificare quali adempimenti sono obbligatori in termini di autorizzazione, collaudi, controlli, manutenzioni e formazione del personale.
  • Danno atteso: può causare un danno alla sicurezza, viene classificato tra i rischi di natura infortunistica.
  • L’analisi prevede il censimento degli impianti, l’applicazione delle normative di settore e del D.L.vo 81/08 per il controllo e mantenimento dell’efficienza e delle sicurezze.

“Fattore di rischio: agenti fisici

  • Gli agenti fisici introdotti dalla normativa e che obbligatoriamente devono essere presi in considerazione sono il rumore, gli ultrasuoni e gli infrasuoni, le vibrazioni meccaniche, i campi elettromagnetici, le radiazioni ottiche artificiali, il microclima e le atmosfere iperbariche. La valutazione deve essere effettuata almeno ogni 4 anni salvo il verificarsi di situazioni straordinarie che richiedano una cadenza più breve.
  • Danno atteso: principalmente possono causare un danno alla salute del lavoratore. E’ obbligatorio rispettare i criteri relativi alla sorveglianza sanitaria, all’informazione e alla formazione dei lavoratori.
  • L’analisi prevede il censimento dei dispositivi che determinano l’azione degli agenti fisici, quindi attraverso le normative di settore e il D.L.vo 81/08 saranno scelti i sistemi di indagine più adeguati (fonometri, accelerometri, libretti d’istruzione, banche dati, normativa ISO, ecc.)

“Fattore di rischio: agenti biologici

  • Gli agenti biologici, microrganismi o colture di laboratorio in grado di infettare l’uomo, possono essere presenti sul luogo di lavoro. Il lavoratore può essere esposto semplicemente perché le mansioni prevedono il contatto con i cosiddetti “veicoli o vettori”, ad es. acqua/impianti idrici, ambienti umidi, polvere, rifiuti, impianti di condizionamento d’aria, umidificatori, aria, animali domestici e non domestici, piante, esseri umani, ecc. Tutte le attività lavorative a rischio sono attentamente valutate attraverso competenze tecniche, campionamenti, laboratori di analisi.
  • Danno atteso: possono causare un danno alla salute del lavoratoreE’ obbligatorio rispettare i criteri relativi alla sorveglianza sanitaria, all’informazione e alla formazione dei lavoratori.
  • L’analisi prevede lo studio dei veicoli/vettori di infezione mediante l’applicazione delle normative di settore e del D.L.vo 81/08 da art. 266 ad art. 286 e Allegati XLVI-XLVII. Se necessario viene effettuato il monitoraggio ambientale.

“Fattore di rischio: organizzazione

  • Nella categoria organizzazione sono presenti i rischi che dipendono principalmente dalla capacità aziendale di organizzare spazi, tempi, modalità di lavoro e competenze  di chi svolge l’attività. Tra questi troviamo:
  • ergonomia degli spazi
  • la movimentazione manuale dei carichi
  • i movimenti ripetuti
  • l’uso videoterminali
  • i carichi e orari lavoro
  • l’informazione-formazione-addestramento
  • le emergenze
  • il clima aziendale
  • i dpi
  • Danno atteso: possono causare un danno alla salute e alla sicurezza del lavoratore.
  • L’analisi prevede la valutazione delle diverse condizioni di lavoro attraverso l’applicazione del D.L.vo 81/08 e delle principali linee guida.